Il Vento che pulisce l’aria , è il nuovo (secondo) disco di Alessio Santacroce , la cui forte impronta sia nei testi che nella stesura dei brani, lascia poco margine di avvicinamento a chi non è preparato ad argomenti molto “spinosi” e veritieri che si possono leggere tra le righe delle nove tracce.
Alternative Indie/Rock dalla Toscana, suonato con trasporto e sentimento, lasciato libero di fiorire/viaggiare su frequenze e armonie fortemente cantautoriali. I 39 minuti del nuovo lavoro, sono “impegnativi” , parliamo sicuramente di un prodotto di valore, musica che ben si conosce e sa che fili andare a toccare con le sue note (dimostrando di aver vissuto sulla propria pelle i diversi gradi d’ispirazione che solo qualcuno di “ferrato” può arrivare a proporre e definire così bene).
Non si può negare il fatto che le canzoni lascino un loro profondo e deciso segno, con una tracklist che è pura terapia adagiata come un lenzuolo sui nostri ricordi, mostra luce, sole, colorazioni sbiadite ma anche ombre ormai accettate e digerite da tempo , perfettamente ricche di quella fascinosa consapevolezza che le determina e da qui la buona cura nel riascoltarlo anche più di una volta.
“Il Vento che pulisce l’Aria” , non è un disco prettamente personale o autobiografico, ma ha l’obbiettivo ben focalizzato in testa di soddisfare che non può gridare certi argomenti spinosi e semplicemente veritieri. Le nove canzoni previste volano via in un baleno, risultano quasi inafferrabili nel loro avanzamento, figlie di una semplicità autoritaria e quindi persuasiva.
Ci sono note “strazianti” ma che guardano e sperano in qualche modo a lungo andare al positivo con una menzione particolare alla copertina che sembra o magari lo è un bel quadro luminoso che fa ben sperare per un futuro migliore sotto tutti i punti di vista. Nel frattempo Alessio Santacroce con questo secondo disco è riuscirà a far aprire gli occhi di tanti ascoltatori , in primis i miei.