Edoardo Tincani fuori con un nuovo canto di lode

L’immagine di copertina ci mostra una donna al volante e, al suo fianco, una figura alata dalle sembianze femminili. Il riferimento della nuova canzone di Edoardo Tincani e Fausto Bizzarri è proprio all’angelo custode, la figura soprannaturale della cui esistenza i nostri genitori ci hanno molto probabilmente parlato da bambini.

Dopo cinque canzoni dedicate ai santi moderni, i due autori questa volta accendono i riflettori sugli angeli, ma non tanto sulle figure celestiali che popolano il Paradiso, così come ce le ha raccontate Dante, quanto piuttosto su quegli speciali compagni di viaggio che, seppure in modi misteriosi, ci accompagnano quotidianamente nella vita.

Il titolo è “Angelo mio”, al singolare, proprio perché ognuno di noi ha il suo “personale” angelo custode, a sottolineare l’unicità di ogni individuo. Il brano sembra riprendere la preghiera un po’ dimenticata all’angelo custode, per rivestirla di una nuova forza espressiva declinandola in musica e parole.

Sulle note del pianoforte suonato da Fausto Bizzarri, che sono parte fondamentale della composizione del brano, Edoardo Tincani ha scritto e interpretato il testo, combinando precisione metrica e semplicità di linguaggio.

Sin dalle prime strofe “Angelo mio” si presenta come una canzone che tocca l’anima dell’ascoltatore in profondità, grazie anche al sapiente lavoro di Marco Gatti, che ha aggiunto alle sonorità di Bizzarri un’ulteriore spazialità dilatata, creando un’ambientazione spirituale e facendo viaggiare l’ascoltatore dalla dimensione terrena a quella cosmica.

“Angelo mio patrono, dimmi com’è che si affronta la morte, fa’ che l’anima resti forte… nel dono di sé saprà la verità”: questo è uno dei passaggi più significativi della canzone, poiché l’autore rivolgendosi all’angelo custode, che è al nostro fianco fin dalla nascita notte e giorno, chiede di non abbandonarlo nell’ora della tentazione, né tanto meno in quello del distacco terreno.

Altrettanto intenso è il ritornello, che recita così:
“Abbi cura di questa mia vita con lo Spirito, il Padre e il Figlio, quando veglio e quando riposo sii pace, conforto, consiglio”. L’autore invoca l’angelo custode a guidarlo e a illuminargli la via quando il percorso si fa buio e accidentato.

“Angelo mio”, brano distribuito da Artisti Online, pur entrando in punta di piedi nell’universo della musica spirituale cristiana, sembra avere tutte le carte in regola per costituirne una pietra miliare, grazie alla sua efficacia in termini di immagini e significati.

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