Nonostante il mal d’amore sia un tema abbastanza diffuso ed universale tra gli album, la cantautrice goth-folk di Montreal è in grado di riproporre il crepacuore in un modo decisamente originale, assolutamente crudo e meravigliosamente agrodolce. Ancora meglio, il crepacuore ha spinto Ruby McKinnon, ovvero Flower Face, in una nuova e prolifica fase di creatività sotto la forma di ‘Girl Prometheus‘, il disco in arrivo l’1 novembre.
Dopo ‘The Shark In Your Water’ del 2022, album acclamato dalla critica, ‘Girl Prometheus’ presenta undici nuove tracce che, ciascuna a suo modo, celebrano la sopravvivenza e la rinascita di Ruby, tra momenti acustici sussurrati che si intrecciano in composizioni cinematografiche, fino a formare un album tanto intensamente personale quanto riconoscibile.
Dopo aver vissuto una rottura scioccante, Flower Face ha iniziato a scrivere molto più di quanto avesse mai fatto, al punto che la scrittura stessa ha assunto un nuovo significato. “Quest’anno ho scritto in un modo che sembra trascendente. Sembra un cliché, ma è quasi come trovare una religione. Per la prima volta, mi sono tuffata a capofitto nella creazione e ho lasciato andare tutto il resto. E’ diventato uno strumento per sopravvivere ed ho capito che per me la scrittura è fondamentale, è l’unica cosa che conta.” afferma Ruby.
Prodotto da Marcus Paquin allo Studio PM di Montreal e parzialmente registrato fuori sede in una casa al lago, ‘Girl Prometheus‘ è iniziato quasi come uno scherzo, a partire dal titolo, dopo che Ruby ed alcuni amici erano andati al cinema a vedere Oppenheimer. “C’è una citazione all’inizio: ‘Prometeo rubò il fuoco agli dei e lo diede all’uomo; per questo fu incatenato a una roccia e torturato per l’eternità” racconta l’artista. “I miei amici direbbero: ‘sei come Prometeo se fosse una ragazza, perchè sei incatenato a una roccia e torturato per l’eternità dal tuo amore. Hai rubato l’amore agli dei, l’hai portato ad un uomo ed ora vieni torturata per l’eternità”.
‘Girl Prometheus‘ si apre con la lenta fioritura di ‘Biblical Love‘, che sovrappone la voce sommessa di Ruby con una chitarra appena pizzicata e una tastiera leggera, prima di esplodere in una catartica sinfonia di suoni. “Questa è la mia canzone più folle, alla fine ho letteralmente urlato. Riguarda l’idea che nessun amore eterno mi soddisferà mai. Esprime il desiderio oltre il desiderio” spiega Flower Face.
A seguire, la malinconica e mid-tempo ‘Cat’s Cradle‘ è una meditazione con accenni di tasti ed archi su come confondere l’infatuazione con l’amore. “Può diventare così profondamente infatuato dell’idea di una persona. Metti così tanta energia, amore ed emozione in questa persona perchè non hai nessun altro posto dove metterlo, poi ti rendi conto che è solo infatuazione” continua.
In ‘Maniac’, leggermente strimpellata e brutalmente onesta, Ruby canta con toni stratificati sull’avere la forza di guardarsi dentro ed accettarsi, in mezzo a tutti I difetti. “Questa è la mia traccia dissing” scherza Ruby, “stavo iniziando a cambiare la mia prospettiva e a rendermi conto che forse non è sempre colpa mia. Ho messo sul tavolo i miei difetti e l’ho fatto con ironia”.
‘Valentine‘ non nasconde nulla, mentre Ruby svela tutti i suoi pensieri e sentimenti più oscuri verso la fine della sua relazione. “Valentine è abbastanza devastante per me, è difficile ascoltarla perchè è cruda, dolorosa e in un certo senso imbarazzante, ma avevo bisogno di lasciar uscire tutte queste sensazioni”.
Il valzer di ‘Skeleton Key’ riflette sull’idea di aprire la porta della tua vita senza esitazione, indipendentemente dal fatto che la relazione possa durare due mesi o una vita.
A chiudere ‘Girl Prometheus’ il brano ‘If I Beg You‘, che si svolge in due parti: la prima desidera ardentemente un finale che non potrà mai realizzarsi, mentre la seconda vede Ruby riprendere il controllo, dal punto di vista sonoro e personale. “Sapevo che questo brano sarebbe stato l’ultimo, perchè mi sembrava un punto di svolta. Ho costruito una vita davvero stimolante a cui non rinuncerei per tornare ad avere quello che avevo prima. Inizia suonando come un nastro che si disintegra, come se cadesse a pezzi, poi arriva la parte più importante, un momento di trionfo e guarigione”.
La ragazza Prometeo potrebbe essere soffocata dal dolore, ma il suo autore ha lottato per elaborare un cambiamento di vita inaspettato e ne esce vittorioso. Flower Face ha sviluppato nuove radici, più forti che mai.