La Menade è una band romana che propone un particolare concetto di metal alternativo (o nu metal), almeno secondo quanto si può ascoltare nel loro terzo album intitolato “Reversum”. Dopo diversi anni di silenzio dal precedente full-length, “DisumanaMente”, questa band tutta al femminile adotta l’inglese come lingua espressiva ed elimina l’italiano.
Questo è già un segnale forte che la band forse vuole trasmettere all’ascoltatore, e cioè che in questi nove anni di attesa molte cose sono cambiate. L’altra cosa che è cambiata più di tutte e che salta subito all’occhio è la loro propensione verso certa elettronica, industrial e darkwave. Tutte le canzoni fanno un uso massiccio di tastiere, effetti e sintetizzatori in generale, talvolta anche come supporto alla batteria, e tutto ciò dipinge scenari cupi e penetranti.
L’animo umano viene così completamente messo a nudo, soprattutto quella parte più oscura e nascosta. La performance della band e soprattutto della cantante/chitarrista Tatiana Lassandro è di alto livello e la voce si distingue per il suo sapore amaro e triste, quasi essenziale e scarna. Una prova pienamente riuscita, per un album che emoziona e diverte alla grande.