10 Ottobre 2024

Un brano che esplora la memoria e la nostalgia, “due emozioni profondamente significative in quest’epoca”. Ricordi che riaffiorano, inevitabilmente e con una forza incontrollabile. Il passato che rimane intrappolato dentro, nonostante lo scorrere del tempo.

Il sound dei Mondaze, da loro stessi definito “heavy shoegaze“,  si distingue per la sua originalità: la loro musica è il risultato di una sintesi di influenze che vanno dal punk all’hardcore al metal, e trae ispirazione da giganti del genere quali Swervedriver e Ride, ma anche da band che stanno spingendo lo shoegaze oltre i limiti, come Nothing e Ringo Deathstarr.

Title track dell’omonimo album in arrivo a novembre, “Linger” bilancia la delicata bellezza di riff catchy con melodie eteree e un potente wall of sound, amplificando i toni malinconici presenti nella frustrazione e nella rabbia.

Mixato da Chris Fullard (già collaboratore di IDLES e Boris) e masterizzato da Maurizio Baggio (The Soft Moon, Boy Harsher) “Linger” è un album dalle radici profonde, caratterizzato da arrangiamenti in grado di sintetizzare perfettamente un approccio moderno a paesaggi onirici e inquietanti. Un album che attinge alle emozioni profonde di generazioni che non vogliono tornare alla “normalità” del passato. La dichiarazione d’intenti di una band che mira a ritagliarsi un posto importante nell’indie rock italiano, ma che  parla il linguaggio internazionale dell’attualità: un linguaggio che i Mondaze abbracciano con sicurezza, senza paura di stare sulle spalle dei giganti.
 

È possibile preordinare il disco a questo link: https://mondaze.bandcamp.com/album

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