Il rapporto con i genitori è sempre piuttosto complesso, è fatto di alti e bassi, ma una cosa è sicura: ci rendiamo conto di quanto sono preziosi per noi solo quando li perdiamo o non li possiamo avere costantemente al nostro fianco. Proprio ai genitori, o meglio ad un padre, è dedicata “Tutto di Me”, l’ultima canzone di LuZa che ha “flirtato” con la musica già in tenera età.
LuZa, nata a Monza nel 1982, sviluppa fin da bambina un legame profondo con la musica grazie ai fratelli, ai cugini musicisti e alla danza classica. Durante le superiori forma la sua prima rock band con un caro amico, esibendosi con cover dei grandi artisti degli anni ’90, tra cui U2, Nirvana e Cranberries.
Conclusa questa esperienza, suona in diverse formazioni alla ricerca del progetto giusto. La svolta arriva nel 2017 con la nascita dei Mauna Loa, insieme a Simone Molena e Davide Nomicisio, con cui instaura una forte intesa artistica. Oggi la band, completata da Andrea Sarti e Giorgio Bisson, ha pubblicato due album di inediti: Mauna Loa (2021) e Scarabocchi (2024).
La canzone, “Tutto di Me”, è una sorta di lettera di un figlio ad un padre che racconta del rimpianto di non avere avuto il tempo di dire determinate cose, o l’età per cambiare le cose.
Il figlio si chiede se la sua vita poteva essere diversa se avesse chiesto più spesso consiglio al genitore. Il brano è stato realizzato nella musica e nel testo da Davide Nomicisio, e magistralmente interpretato da LuZa.
Vediamo i genitori come esseri perfetti e infallibili, eppure sono pur sempre persone con i loro difetti, le loro paure e le loro debolezze. Questo però non deve essere un motivo per allontanarci da loro, anzi, sono proprio le loro imperfezioni che dovrebbero avvicinarli ai figli, poiché nonostante i tanti errori commessi, i genitori fanno sempre del loro meglio.
I genitori perdonano spesso i figli, quindi ogni tanto tocca ai figli perdonare i genitori, perché il tempo scorre veloce e non c’è modo di tornare indietro per recuperare. Quindi la soluzione è godere tutti gli attimi che la vita ci ha concesso di vivere con i nostri genitori, con le loro paure, le loro imperfezioni e le loro debolezze.