“Facing the Wind” è il secondo brano di S.J. Armstrong, della sua nuova serie di singoli mensili che lo portano al terzo album. Ha scritto questa canzone su un uomo che predice la fine del mondo. Ha utilizzato alcune tecniche di arrangiamento diverse da quelle che fà normalmente. Senza essere troppo tecnico, questo disco si basa maggiormente sull’armonia statica e sulle tensioni, al contrario della maggior parte della sua musica che si appoggia all’armonia dinamica. L’ha fatto per dare alla canzone una qualità un po’ misteriosa. Ci sono molti livelli, inclusi mandolini, chitarre acustiche, chitarre elettriche, sintetizzatori, organi e due batterie.
Oltre a questo, ha cantato un array vocale di 30 parti. Per questa canzone ha cantato tutte le parti senza una guida vocale per aiutare a creare alcune sottili microarmoniche sulle teste e sulle code del fraseggio. Tutti i suoni di questa registrazione sono reali, non ci sono strumenti software o tracce MIDI. Ha suonato tutti gli strumenti e ha cantato tutto. Ha anche ingegnerizzato, mixato e masterizzato da solo nel suo piccolo studio.
“Facing the Wind”, è un brano che ci pone di fronte ad un sound generale piacevole, dinamico, leggero e fluido, che esalta l’atmosfera. Il sound è rafforzato da innesti più intensi e d’atmosfera per mezzo di una strumentazione che disegna buoni riff, regalando così all’ascoltatore una traccia coinvolgente e ricca di dinamica.
Questa in sostanza la proposta che sorprende in positivo per determinazione e naturalezza . Un brano che senza particolari artefatti, regala un brano diretto e di immediato appiglio. Se queste sono le premesse , il nuovo Ep non deluderà le aspettative.